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Questo spettacolo rappresentato all'aperto al crepuscolo, mette in scena il doppio volto del tempo, le sue due figure: quella di tempo-Chronos e tempo-Kairos, di tempo lineare e di tempo vissuto. Due universi collocati in due spazi diversi ed una ambientazione all'aperto, per cogliere l'attimo “dell'ora blu”, il momento in cui la luce del tramonto ci porta altrove. In questa sospensione, si crea un flusso, una energia in cui il tempo si arresta. Lo spettatore vede due danzatrici, ma guarda dentro se stesso. In questo “osservare” il pensiero è libero di scivolare e immaginare. In questo senso, il tempo definito dalla durata dello spettacolo, si spalanca e diviene, per lo spettatore, un tempo altro, in cui immaginare una condizione diversa dell’esistenza e dell’agire. L'ora blu è emblema di quanto avviene sulla scena: l’esperienza di un risvolto del tempo, un frattempo, in cui l’avanzare dell’ingranaggio temporale è sospeso, come contratto, in un attimo di liberazione. Luogo del progetto, apertura dell’immaginazione.