V I D E O

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PRESENTATION

IT

È una notte di metà giugno 1816 sul lago di Ginevra. Una pioggia estiva incessante impedisce di uscire di casa da giorni. Mary Godwin, il suo compagno Pershi Shelley, Clair Clermont, il medico John William Polidori, Lord Byron, il poeta maledetto passano le serate a parlare vicino al camino. Lord Byron propone un gioco: ognuno di loro avrebbe dovuto inventare, nel corso della vacanza, una storia di fantasmi e avrebbe poi dovuto scriverla e leggerla agli altri. Mary ci pensa e ci ripensa, quando all'improvviso la sua immaginazione prende il controllo di lei. Mary comincia a vedere qualcosa. Lo racconterà così: vedevo a occhi chiusi, ma con una percezione mentale acuta, il pallido studioso di arti profane inginocchiato accanto alla cosa che aveva messo insieme. Vedevo l'orrenda sagoma di un uomo sdraiato. La mattina dopo Mary Godwin, conosciuta in società col cognome del compagno, dunque Mary Shelley comincia a scrivere quella che sarà una delle opere più potenti, influenti, dirompenti della storia della letteratura di ogni tempo Frankenstain o il moderno Prometeo.

Un’azione teatrale itinerante che si snoda attraverso le sale del Ridotto e gli spazi “dietro le quinte”. Per una curiosa coincidenza, il romanzo gotico e fantascientifico ci riporta ai nostri tempi evocando le paure e i tormenti creati dallo sviluppo di ChatGPT e dell’intelligenza artificiale vista come il nuovo “mostro”.
Il progetto ideato da Beatrice Magnolfi e Davide Venturini si sviluppa intorno al connubio tra le arti dello spettacolo dal vivo e l'uso di tecnologie digitali. L’allestimento di questa azione teatrale utilizza infatti videoproiezioni e soprattutto le cuffie audio “silent system” permettendo un coinvolgimento immersivo e “intimo” tra gli spettatori e la scena. La trama si svolge in un itinerario lungo le suggestive e poco conosciute stanze del Ridotto, dando la sensazione di un camminamento all’interno di un labirinto.

CREDITS

Compagnia TPO
  • direzione artistica e concept Beatrice Magnolfi, Davide Venturini
  • regia compagnia TPO
  • con Běla Dobiášová e Filippo Baglioni
  • video Lorenzo Clemente
  • sound Federica Camiciola
  • costumi Livia Cortesi
  • voci narranti Chiara Stampone, Filippo Baglioni
  • collaborazione ai testi Elena Sibilio
  • organizzazione Chiara Saponari, Giulia TIburzi

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