V I D E O

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PRESENTATION

IT

Pelle Madre è il viaggio onirico ed immersivo di un corpo che sprofonda e riemerge da una terra elettronica, uno spazio siderale di luci ed ombre che evoca il mito dei misteri eleusi. L'azione si ispira a l’Inno a Demetra ed il suo viaggio negli inferi alla ricerca della figlia Persefone rapita da Hades.

In questo viaggio si dichiara il contatto con il mondo dei morti, caratteristico della tradizione sciamanica e in generale iniziatica; ma la discesa prelude sempre a una risalita verso la luce. Demetra è la Dea Terra Madre e dunque si presenta sia sotto l’aspetto del sottosuolo oscuro, che della superficie illuminata dal sole. Da Helios “che veglia sugli dei e sugli uomini” apprende che Persefone, sua figlia, è stata rapita da Hades, per volere di Zeus. Il rapimento di Persefone fa sprofondare Demetra in un “dolore lancinante”. Infuriata, si vendica impedendo alla terra di produrre frutti, ma per evitare l’estinzione della razza umana, Zeus invia Hermes nell’Ade, affinché persuada il Signore degli Inferi a restituire la figlia alla madre. Hades finge di acconsentire, ma prima di congedarla fa mangiare a Persefone il melograno, il frutto dei morti, che la legherà per sempre al mondo degli Inferi: una volta ricongiunta con la madre terra, dovrà trascorrere una parte dell’anno con Hades per risorgere poi dalla tenebra nell'altra metà quando la terra tornerà fertile.

CREDITS

Compagnia TPO
in coproduzione con Teatro Metastasio di Prato
  • direzione artistica Davide Venturini e Francesco Gandi
  • coreografia e danza Běla Dobiášová
  • set interattivo a cura di Rossano Monti
  • collaborazione al testo Luca Farulli
  • voce narrante Marco Cocci
  • musiche Federica Federica Camiciola, Francesco Fanciullacci
  • scene e costumi Livia Cortesi
  • organizzazione Valentina Martini, Chiara Saponari

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